Global Media Monitoring Project (2009-2010)

- Prospettive di genere
Global Media Monitoring Project (2009-2010)

Il giorno 10 novembre 2009, in 127 paesi di tutto il mondo si è svolto un progetto di monitoraggio dell’informazione di radio, tv, stampa e internet per analizzare in che modo le donne vengono rappresentate dai mezzi di informazione e contribuiscono a costruire l’agenda delle notizie.

Dall’Argentina allo Zimbabwe, passando per il Bangladesh e lo Yemen, le Barbados e l’Italia, l’Australia e il Canada, i quotidiani nazionali e i servizi giornalistici trasmessi in radio, tv e in Internet, sono stati analizzati nell’ambito di un progetto mondiale di monitoraggio dei media: il Global Media Monitoring Project (GMMP).

Il GMMP è promosso e coordinato a livello internazionale dalla World Association for Christian Communication (WACC), associazione con base a Toronto, e a livello italiano dall’Osservatorio di Pavia, insieme all’Università degli Studi di Padova. Si tratta della più grande iniziativa internazionale di ricerca, sensibilizzazione e promozione delle pari opportunità nel campo del giornalismo e dell’informazione: l’obiettivo finale è l’avanzamento dell’equità di genere incoraggiando una rappresentazione e un’immagine giusta ed equilibrata di uomini e donne nei media e per mezzo di questi.

Il progetto si fonda sulla partecipazione volontaria di associazioni della società civile, studentesse e studenti, ricercatori e ricercatrici universitari, professioniste dei media, persone comuni: organizzati su base nazionale, questi gruppi di lavoro hanno analizzato migliaia di notizie, tratte dai rispettivi media nazionali, in termini d’imparzialità ed equilibrio nella rappresentazioni femminili e maschili veicolate nelle notizie di attualità.

Nato nel 1995, in occasione della IV Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino, il progetto si collega direttamente all’obiettivo strategico J della Piattaforma di Azione approvata dalle Nazioni Unite: J.1 “Aumentare la partecipazione e l’accesso delle donne all’espressione e al decision-making nei e attraverso i media e le nuove tecnologie della comunicazione” e J.2 “Promuovere una rappresentazione bilanciata e non stereotipata delle donne nei media”. Edizioni successive del monitoraggio si sono svolte (anche in Italia) nel 2000 e 2005.

Si dice spesso che i media sono riflesso della società; ma il monitoraggio svolto nel 2005 ha dimostrato chiaramente che le donne sono praticamente inesistenti nelle notizie dei media: nelle notizie di tutto il mondo, 4 persone su 5 (79%) erano uomini e comunque solo il 10% delle notizie aveva come personaggio principale una donna.
Fra i dati relativi all’Italia, emersi dall’edizione GMMP 2005:
– la rappresentazione delle donne nelle notizie, come persone protagoniste delle storie raccontate o come persone intervistate a vario titolo, si attesta al 14%;
– le donne sono incluse soprattutto in articoli o servizi relativi a Criminalità e Violenza;
– e donne risultano meno rappresentate sotto il profilo professionale o di status sociale rispetto agli uomini;
– la presenza delle donne giornaliste è paritaria, se non leggermente maggiore; ciononostante il giornalismo femminile non sembra favorire la rappresentazione delle donne.

I dati raccolti attraverso le attività del monitoraggio saranno analizzati da WACC in partnership con Media Monitoring Africa e Gender Links, entrambi con sede in Sudafrica. Le ricerche condotte, con approfondimenti di tipo qualitativo, si baseranno su esempi concreti e metteranno in luce come alcune abitudini e pratiche giornalistiche consolidate generano notizie che rinforzano gli stereotipi, mentre altre esprimono un giornalismo più sensibile al genere.

Un primo Rapporto con i dati del progetto verrà pubblicato in occasione della 54ma sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne (revisione di Pechino+15, marzo 2010), contestualmente alla valutazione degli Obiettivi del Millennio dell’ONU. Un Rapporto globale e diversi Rapporti nazionali saranno disponibili entro settembre 2010. In Italia saranno organizzati diversi eventi e adottate differenti modalità per la diffusione dei risultati, sia relativi al panorama nazionale che internazionale.

UNIFEM, il Fondo di Sviluppo delle Nazioni Unite per la Donna, sostiene il progetto e riconosce l’importanza del tema di un equilibrio di genere nei media del mondo intero. La Federazione Internazionale dei Giornalisti e numerose associazioni nazionali che lavorano nel campo dei media sono impegnate nel progetto.

In occasione dell’edizione 2009-2010 del Global Media Monitoring Project l’Osservatorio di Pavia ha promosso un progetto pilota sulle TV locali di quattro regioni italiane, Abruzzo, Calabria, Lombardia e Veneto, finanziato e sostenuto dai Comitati Regionali per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) delle rispettive regioni. 
Denominato Glocal Media Monitoring Project, questo progetto pilota intende studiare la rappresentazione femminile nell’emittenza televisiva locale italiana per un approfondimento su una realtà importante per il nostro paese e per un confronto di contenuti con la TV nazionale.