#SilviaRomanoLibera: i tweet della politica

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#SilviaRomanoLibera: i tweet della politica

La liberazione di Silvia Romano, avvenuta il 9 maggio 2020, irrompe nel racconto mediatico occupato prevalentemente dall’emergenza Covid-19 da almeno tre mesi.

Silvia Romano era stata rapita il 20 novembre 2018 in Kenya, nei pressi del villaggio di Chakama, non lontano da Malindi, dove lavorava come cooperante per Africa Milele OnlusÈ stata liberata a Mogadiscio, in Somalia, dopo essere stata ostaggio del gruppo jihadista Al-Shabaab 18 mesi.

L’avvenuta liberazione è stata comunicata dal Premier Conte il 9 maggio alle 17:17 con un tweet diventato subito notizia.

 

Alla liberazione della giovane cooperante milanese è seguita una polemica riguardante diversi aspetti: dalla presunta conversione di Silvia all’Islam durante la prigionia, al pagamento del riscatto da parte dell’Italia per la sua liberazione, a discorsi di odio e derive sessiste che hanno infiammato gli animi e il web.

Da una parte, si sono alternati i toni accesi delle polemiche non solo del mondo dell’informazione, ma anche di quella parte di società civile che, con aggressività e violenza verbale, ha generato un clima di odio e intolleranza che è andato oltre la liberazione della ragazza e che ha fatto in poco tempo degli utenti social un “branco di leoni da tastiera” pronto all’attacco. Dall’altra parte, si è contrapposto il tono perlopiù sobrio e altero di gran parte della politica, che ha accolto l’arrivo di Silvia a Fiumicino con distacco e formalità propria delle Istituzioni.

La seguente analisi, a cura dell’Osservatorio di Pavia, vuole fornire una fotografia di come sono state tematizzate le notizie collegate alla liberazione di Silvia Romano sui profili Twitter di esponenti politici italiani, prendendo in esame la settimana 9-16 maggio 2020.

I politici che hanno twittato in merito alla liberazione di Silvia Romano sono stati 87, per un totale di 279 tweet. I tweet analizzati fanno parte di un panel di 170 account politici costantemente monitorati dall’Osservatorio di Pavia sul social.

Nel primo grafico i politici protagonisti che hanno maggiormente animato il dibattito su Twitter, in risposta alle polemiche che crescevano sui diversi aspetti della vicenda Silvia Romano nella settimana presa in esame.

 

Il primo politico, che stacca visibilmente tutti gli altri per presenza e numero di tweet sul tema (poco meno di un quarto dei cinguettii totali) è Nicola Fratoianni, deputato dell’opposizione di Sinistra Italiana, con 62 commenti sulla notizia; seguono Francesco Storace, esponente storico della destra italiana (13 tweet sul tema) e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio (11 tweet).

Toni più accesi e meno istituzionali caratterizzano i tweet di Matteo Salvini, leader della Lega (11 tweet) e di Mario Adinolfi, esponente del Popolo della Famiglia (9 tweet).

Infine, segue una seconda parte di tweet provenienti da esponenti del Movimento 5 Stelle sulla liberazione di Silvia Romano. Si distingue in questo secondo blocco di tweet la presenza di Giuseppe Civati: nell’ultimo anno e mezzo l’esponente di Possibile ha dedicato tutti i giorni il primo pensiero della sua giornata alla cooperante sequestrata in Africa con l’appello a non far cadere nel silenzio e nel dimenticatoio la vicenda.

 

In merito all’andamento temporale (nel grafico successivo), dopo il picco di attenzione avvenuto nel giorno della liberazione della volontaria, la concentrazione dei tweet sull’argomento si accentua nei giorni immediatamente successivi. A meno di una settimana dalla notizia, e sgonfiate le polemiche, l’andamento torna decrescente fino a crollare velocemente negli ultimi giorni del campione.

A interrompere la generica sobrietà dei toni della politica sarà il picco del 13 maggio: la polemica si accende in Parlamento sulle dichiarazioni del Deputato della Lega Pagano che associa Silvia Romano ad una “neo terrorista”, con il conseguente dibattito e le reazioni del mondo politico.

Esplorando la natura dei tweet dei politici sulla vicenda in oggetto attraverso l’analisi lessicale delle parole più ricorrenti nel campione – con l’esclusione delle parole che ricorrono meno di 7 volte – si delineano 4 tracce lessicali, ovvero macro aree tematiche principali.

Le aree lessicali vengono individuate dalle tracce statistiche significative, ovvero le parole che ricorrono più frequentemente insieme, individuando così anche le diverse declinazioni della notizia considerata.

I rami, nel seguente grafo, rappresentano le relazioni semantiche tra i concetti e hanno spessori diversi proporzionali alla ricorrenza delle parole: più spesso è il ramo di collegamento, più di frequente le parole connesse dal ramo sono presenti insieme nello stesso tweet. La dimensione delle singole parole emerse dà conto invece della loro ricorrenza nel totale dei tweet in campione.

 

Le macro aree tematiche individuano quattro approcci alla notizia#SilviaRomanoLibera, al centro guardando il grafo:

  1. più in alto, le parole che attengono al riscatto pagato per la liberazione di Silvia Romano;
  2. seguendo lo stesso ramo, più in basso, il ritorno a casa dopo la prigionia e l’attesa per l’arrivo in Italia;
  3. in basso a destra le parole che rimandano ai servizi di intelligence e al lavoro della Farnesina, a ricordare l’impegno istituzionale per la liberazione citato dal Premier Conte;
  4. infine, in basso a sinistra i lemmi connessi alle polemiche sulla presunta conversione di Silvia all’Islam, con il nuovo nome di Aisha; in questa stessa area si delinea anche un ramo che rimanda al dibattito in Parlamento dovuto alle parole del Deputato della Lega Pagano e al suo discorso che ha definito Silvia Romano come terrorista. Da sottolineare in questa area la presenza della parola libertà che rinvia alle voci che si sono innalzate per rivendicare le libertà di culto e di espressione, contro ogni forma di polemica, offesa verbale ed hate speech.

 

Nello spaccato Twitter preso in esame, emerge uno scenario in cui la gran parte dei politici, in particolare le cariche istituzionali, mantiene perlopiù sobrietà e distacco, concentrati in pochi giorni, in risposta alle polemiche e ai discorsi d’odio che hanno popolato sociale media nella medesima settimana.

Nello stesso spaccato social, il grande clamore iniziale suscitato dalla notizia della liberazione di Silvia Romano torna a lasciare il posto, in pochissimi giorni, alle numerose notizie sull’emergenza coronavirus che da mesi affollano le timelines nazionali.