Visibilità dei temi economici nei telegiornali del Prime Time

- Economia, impresa e lavoro
Visibilità dei temi economici nei telegiornali del Prime Time

I contenuti di seguito esposti si propongono di offrire qualche dato di sintesi sulla presenza di temi economici nei TG del prime time delle sette principali reti generaliste italiane (Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rete 4, Canale 5, Italia Uno, La 7) nel periodo che si estende dal 1° gennaio al 31 ottobre 2020.

I risultati derivano dall’esplorazione della base dati ‘Indicizzazione’ dell’Osservatorio di Pavia, contenente la classificazione tematica di tutte le notizie dei TG Prime Time.

Come appare subito evidente dal primo grafico, l’insieme dei telegiornali presi in esame manifesta un interesse rilevante per le questioni economiche, riservando loro il 18,4% delle notizie.

Grafico 1 – Visibilità dei temi economici nell’agenda dei TG prime time

Il grafico n. 2 mostra la distribuzione delle notizie a tema economico tra i vari telegiornali di rete. Non emerge uno scarto rilevante tra i due grandi network, considerando anche il fatto che i notiziari Mediaset presentano mediamente un minor numero di notizie, ma di maggior durata, rispetto a quelli Rai.

 Grafico 2 – Visibilità dei temi economici nei diversi TG

Il grafico 3 scompone la quota di attenzione dedicata ai temi economici (6.413 notizie) secondol’ambientazione geografica – italiana, europea o extra-europea – delle notizie pertinenti. Naturalmente il grosso dell’attenzione si concentra sul nostro paese, ma nel 14% delle notizie emerge un interesse per gli scenari esteri, sia quelli europei, più interrelati all’economia italiana, sia quelli più distanti.

Grafico 3 – Ambientazione geografica delle notizie a tema economico

Estraendo dal grafico precedente soltanto le notizie di ambientazione italiana, pari a 5.505, si evidenzia nel grafico 4 il grado di centralità o di marginalità del tema economico nelle notizie pertinenti. Visivamente, la centralità decresce passando dalla tinta più scura a quella più chiara. Nel 28,5% dei casi la centralità è netta poiché la notizia si focalizza esclusivamente sulle questioni economiche. Negli altri casi le notizie presentano una stratificazione tematica all’interno della quale i contenuti economici rivestono una diversa rilevanza: costituiscono il tema primario nel 34,7% delle occasioni, il tema secondario nel 30,6%. In una percentuale ridotta di casi (6,3%) l’economia si profila come del tutto marginale, evocata solo in maniera accessoria in narrazioni focalizzate su altri argomenti.

Grafico 4 – Centralità del tema economico nelle notizie pertinenti ambientate in Italia

È interessante osservare, nel successivo grafico 5, a quali altri argomenti si associa il tema economico, nelle notizie che presentano una stratificazione tematica al loro interno. Trascurando quindi il 28,5% dei casi in cui, come si è detto sopra, l’economia appare come focus esclusivo della notizia, si può osservare un ‘gemellaggio’ molto frequente con due altri temi: la politica e la sanità. Questo risultato ritrae bene lo scenario di emergenza in cui si è sviluppato il discorso economico nel 2020: da un lato, il pesante impatto della pandemia sulle attività produttive (correlazione con il tema sanitario nel 24,7% delle notizie); dall’altro, l’intervento massiccio e ininterrotto della politica per far fronte alla crisi economica (correlazione pari al 26,4%).

Altre associazioni tematiche seguono a distanza, spesso mettendo in luce diverse questioni problematiche del tessuto economico italiano, come avviene in particolare con la Cronaca (danni all’agricoltura provocati dal maltempo, problemi agli spostamenti di merci e persone causate dalla manutenzione cattiva o tardiva della rete autostradale, incidenti sul lavoro, ecc.), la Criminalità e la Giustizia (rischio usura, caporalato, frodi e altri illeciti penali in ambito economico, ecc.) e talvolta con le Questioni sociali, che in varie occasioni denunciano il progressivo impoverimento degli italiani. I temi economici si stagliano, dunque, su uno sfondo che nella maggioranza dei casi appare convulso e difficile, dominato da figure decisionali che appartengono al mondo della politica e delle istituzioni.

Grafico 5 – Argomenti collegati al tema economico all’interno delle notizie

Il database ‘Indicizzazione’ dell’Osservatorio di Pavia contiene vari livelli di classificazione dei contenuti e, per ciascun macrotema (ad esempio Economia), rileva anche il sottotema specifico (ad esempio Politica economicaLavoro, Consumi, eccetera).

Sono stati dunque rilevati i sottotemi del macro tema Economia, nei casi in cui il focus economico risultava esclusivo o primario nella notizia (3.576 casi, corrispondenti al 63,2%). Tali sottotemi sono evidenziati nel grafico 6.

Grafico 6 – Sottotemi trattati nelle notizie con un focus esclusivo o primario sull’economia 

A conferma di quanto detto in precedenza, spicca l’ampiezza del sottotema Politiche economiche, che testimonia del ruolo centrale rivestito dal governo e dalla politica durante i mesi della pandemia e ritrae l’intenso lavoro dell’esecutivo (e l’altrettanto serrato dibattito tra le forze politiche) per fronteggiare la crisi economica e produttiva innescata dal contagio, con un susseguirsi di decreti e di trattative con l’Europa. Il grafico 7, che mostra l’andamento temporale del sottotema Politiche economiche nel periodo analizzato (gennaio-ottobre 2020) e mette in luce per ogni mese le questioni più dibattute nei TG, vede un aumento progressivo ed esponenziale a partire dal mese di marzo. Sono le reti Rai a contribuire in più larga misura a questa principale categoria tematica.

Grafico 7 – Notizie dedicate al sottotema Politica economica tra gennaio e ottobre 2020

La voce Commercio, imprenditoria e dinamiche d’azienda, che riguarda anch’essa una quota importante delle notizie (19,6%) si focalizza in particolare, a partire dai mesi di marzo e aprile, sulle difficoltà di molte imprese durante il lockdown e sui loro sforzi per sopravvivere nei nuovi scenari creati dalla pandemia, nonché sui movimenti di protesta che investono i comparti più colpiti dalla crisi: ristorazione, turismo, commercio, palestre, spettacolo. Queste notizie appaiono più ricorrenti sulle reti Mediaset.

Anche il sottotema Lavoro (16%) rende conto di queste difficoltà: pur continuando a seguire le varie questioni e vertenze sindacali ereditate dalla fase pre-Covid, si concentra sull’aggravamento della disoccupazione e sugli strumenti di tutela dei lavoratori durante la pandemia (cassa integrazione, blocco dei licenziamenti, bonus INPS, eccetera). Una grande attenzione viene anche progressivamente dedicata a quella che si profila come una novità strutturale nel campo del lavoro, lo smart working.

Diversi argomenti alimentano la categoria Lavori pubblici e infrastrutture (7,9%), in particolare la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova; le criticità della rete stradale e autostradale, di ponti e viadotti, e gli interventi per farvi fronte; il caso Autostrade e il dibattito sulla revoca delle concessioni autostradali; le prove generali e la messa in funzione del Mose a Venezia; la questione dei cantieri bloccati.

Per quanto riguarda la voce Trasporti (4,9%), a cui contribuiscono soprattutto le reti Mediaset, si discute dell’impatto del Covid-19 sui trasporti, soprattutto quelli pubblici, della vertenza Alitalia, della crisi Air Italy, degli ecobonus per l’incentivazione della mobilità sostenibile e del diffondersi di monopattini elettrici, con i conseguenti problemi legati alla viabilità urbana. Si parla anche del caos verificatosi a luglio sulle autostrade liguri e non mancano i riferimenti a un’annosa questione, quella della TAV.

Nella categoria Fisco (3,9%), anch’essa cara all’agenda Mediaset, rientrano le notizie sulla riforma fiscale di cui si discute a gennaio, sui vari bonus fiscali introdotti dal governo nei mesi successivi, sulle scadenze incombenti su imprenditori e famiglie colpiti dalla crisi, sull’evasione delle tasse, sullo sconto fiscale introdotto per i lavori edilizi antisismici e di efficientamento energetico. Molti riferimenti alle questioni fiscali si trovano anche ‘diluiti’ in altre categorie, in particolare le Politiche economiche.

Quella relativa ai Consumi (3,5%) è una categoria variegata che spazia tra i molteplici prodotti sul mercato e gli stili di consumo degli italiani, naturalmente con uno sguardo ai cambiamenti di abitudini introdotti dalla pandemia.

Il sottotema Welfare (2,8%) riguarda soprattutto le notizie su reddito di cittadinanza e pensioni. La sua presenza piuttosto scarna è in parte dovuta al fatto che molti riferimenti a questi problemi si trovano intrecciati ad altri, in notizie più ampie che rientrano nella categoria Politiche economiche.

La voce Agricoltura (2,3%) si focalizza soprattutto sui danni provocati dal maltempo, sulla carenza di braccianti in primavera nelle campagne italiane, poi risolta con il decreto di regolarizzazione, e sulla crisi di alcuni comparti produttivi, ma mette in luce talvolta anche il dinamismo di certe realtà agricole o di produzione alimentare.

Il sottotema Finanza e mercati (2,3%) rende conto delle varie operazioni verificatesi nel settore bancario, e segue con preoccupazione le fibrillazioni dei mercati nel periodo della pandemia. A questo tema contribuisce in particolar modo il TG La7, con i suoi aggiornamenti quotidiani sui mercati finanziari in chiusura del notiziario.

Il sottotema Media e TLC (1,3%) comprende notizie sulle multe comminate dall’Antitrust alle compagnie telefoniche, ma anche sulle varie evoluzioni del settore: nuove piattaforme di comunicazione online, sviluppo della rete nazionale per la banda larga in fibra ottica, operazioni e progetti nel settore televisivo o radiofonico.

La voce Energia (0,3%) raggruppa poche notizie, relative in particolare all’energia pulita e rinnovabile.

Manuela Malchiodi (ricercatrice Osservatorio di Pavia)