Media e crisi climatica: l’analisi dell’Osservatorio per Greenpeace Italia

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Media e crisi climatica: l’analisi dell’Osservatorio per Greenpeace Italia

Continua il monitoraggio dell’Osservatorio di Pavia per Greenpeace Italia sulla visibilità della crisi climatica nei media italiani. Questa volta a essere sotto osservazione è il quadrimestre che va dal 1 maggio al 31 agosto 2022. Come nel quadrimestre precedente la nostra analisi si è concentrata su 5 quotidiani nazionali (Avvenire, Il Corriere della Sera, Il sole 24 Ore, La Repubblica, La Stampa), dalle edizioni prime time dei TG delle reti Rai, Mediaset e La7 e da un campione di programmi televisivi di informazione.

I dati relativi alla visibilità del tema nel 2° quadrimestre evidenziano un aumento dell’attenzione rispetto ai primi mesi dell’anno, soprattutto per la TV. Le ondate di calore contestuali alla pesante siccità dei mesi estivi e alla conseguente crisi idrica, insieme agli eventi climatici estremi (vedi il crollo della Marmolada) hanno immesso in agenda la questione climatica con maggiore frequenza in maniera particolare nei Tg, dove l’emergenzialità genera notiziabilità, soprattutto quando si tratta di eventi emergenziali che ci riguardano da vicino.

La maggiore attenzione nei mesi estivi per la questione si accompagna però a una costante marginalità della trattazione del tema, in linea con quanto emerso anche nel primo quadrimestre. La copertura giornalista del secondo quadrimestre evidenzia come la crisi climatica sia spesso appena accennata o a latere e non protagonista nella copertura informativa, con una generale scarsa attenzione a indagarne e renderne visibili le cause o i responsabili

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